Intervista a Nicolò Zorloni, vincitore del concorso nel 2017.
Sono aperte le iscrizioni a Maestri dell’Espresso Junior! Festeggiamo insieme ai vincitori degli anni passati la 30esima edizione del concorso dedicato agli istituti alberghieri, promosso da Gruppo Cimbali e illy.
Come ricordi la tua esperienza al concorso?
Ad oggi, come se fosse successo un mese fa. Una delle esperienze principali che ho fatto durante gli studi e senza dubbio quella che tutt’ora mi porto dentro con più soddisfazione!
Quali sono gli aspetti positivi che questa esperienza ti ha dato?
Sicuramente il controllo di me stesso quando sono in pedana. Eseguire una performance sotto pressione non è mai semplice, specialmente se non si hanno esperienze pregresse. Maestri dell’Espresso Junior mi ha fatto capire cosa vuol dire lavorare sotto pressione e mi ha dato la spinta per portare l’attitudine da gara anche al lavoro ogni giorno.
Cosa hai fatto dopo la scuola? Sei rimasto nel settore horeca?
Dopo la scuola ho provato subito a continuare gli studi iscrivendomi a Scienze e Tecnologie Alimentari, salvo rendermi conto qualche mese più tardi che quella non sarebbe stata la mia strada. Ho lasciato tutto e mi sono trasferito a Londra, dove per qualche mese ho fatto la gavetta come barista in una caffetteria Specialty super trafficata nel cuore della città. Dopo l’estate ho fatto l’esperienza più formativa in assoluto, mi sono trasferito in Qatar, a Doha, per supervisionare l’apertura di un nuovo Coffee Shop Specialty. I sei mesi più forti della mia vita! Al momento invece mi trovo a Roma, dove sto seguendo una nuova ed entusiasmante apertura, sempre in una caffetteria Specialty nel cuore del centro storico.
Hai continuato a seguire corsi e a formarti? Ti sei specializzato in una particolare tematica?
La formazione continua è stata da sempre una mia prerogativa. Non si può sperare di crescere e migliorarsi semplicemente continuando a fare le stesse cose di sempre! Ho seguito diversi corsi di formazione negli ultimi anni, dai corsi di barista a quelli di latte art, passando per delle nozioni di sensory e di caffè verde. Negli ultimi mesi invece mi sono concentrato sui corsi di tostatura, necessari per dare forma ad un nuovo progetto che sto seguendo personalmente a Roma!
Hai notato un cambiamento nella caffetteria italiana da quando sei entrato nel mondo del lavoro?
Posso dire che fortunatamente qualcosa si sta muovendo. Come è stato per la cucina qualche anno fa, anche per la caffetteria la clientela sta diventando a mano a mano più consapevole e responsabile. Questo comportamento si riflette sul mercato italiano, dove sempre più caffetterie di qualità stanno nascendo. Credetemi, è un piacere per gli occhi ma ancor prima per il palato!
Quali sono i tuoi piani per il futuro?
Da buon novello del mondo del lavoro direi lasciare un segno. Il resto lo scopriremo solo vivendo, ora possiamo solo lavorare duro!
Se hai un sogno nel cassetto, quali sono i passi che stai facendo per realizzarlo?
Penso che svegliarsi all’alba ogni mattina sia una risposta più che sufficiente!
Cosa consigli ai giovani studenti che si approcciano al concorso?
Innanzitutto di credere in quello che stanno facendo. Vi trovate tra le mani un biglietto per il vostro futuro che neanche vi immaginate. Ora sta a voi scegliere se sfruttare questa occasione, e credetemi che ne vale davvero la pena! Coraggio, carattere e concentrazione! Buona fortuna!